GRUPPO PREGHIERE MUSICALI
«Ogni volta è un miracolo. Tutta questa gente, tutte le preoccupazioni, tutti gli odi e i desideri, tutti i turbamenti, tutto l’anno scolastico con le sue volgarità, gli avvenimenti più o meno importanti, i prof, gli alunni così diversi, tutta questa vita in cui ci trasciniamo fatta di grida, lacrime, risate, lotte, rotture, speranze deluse e possibilità inaspettate: tutto questo scompare di colpo quando i coristi si mettono a cantare. Il corso della vita è sommerso dal canto, d’improvviso c’è una sensazione di fratellanza, di profonda solidarietà, persino d’amore, e le brutture quotidiane si stemperano in una comunione perfetta. Anche i visi dei coristi sono trasfigurati: non vedo più Achille Grand-Fernet (che ha una bellissima voce da tenore) né Deborah Lemeur né Ségolòne Rachet né Charles Saint-Sauveur. Vedo degli esseri umani votati al canto. Ogni volta è la stessa storia, mi viene da piangere, ho un nodo alla gola e faccio di tutto per controllarmi, ma quando è troppo è troppo; a stento riesco a trattenermi dal singhiozzare, e quando c’è un canone, guardo per terra perché l’emozione è troppa tutta in una volta: è troppo bello, solidale, troppo meravigliosamente condiviso. lo non sono più me stessa, sono parte di un tutto sublime al quale appartengono anche gli altri, e in quei momenti mi chiedo sempre perché questa non possa essere la regola quotidiana, invece di un momento eccezionale del coro. Quando il coro s’interrompe tutti quanti, con i volti illuminati, applaudono i coristi raggianti. È così bello. In fondo, mi chiedo se il vero movimento del mondo non sia proprio il canto».
Questa splendida pagina di Muriel Barbery (L’eleganza del riccio), esprime in qualche modo l’anima che accompagna quanti partecipano alla preparazione delle preghiere in musica che giovani, e meno giovani, a volte anche i bambini, preparano la domenica pomeriggio per la nostra comunità parrocchiale. Un modo alternativo per stare insieme, vivendo l’esigente rigore del canto polifonico, e la bellezza di trasmettere a noi stessi e agli altri che ascoltano, quanto grande è il mistero di Dio e il mistero dell’uomo. Preghiera dopo preghiera, chi canta affina le proprie capacità, chi ascolta si lascia guidare da musica e parole, in tutti il Signore allarga il cuore per farsi un po’ più di spazio.
Aiutati dal soprano e amica Marianna Russo, il gruppo cresce in quantità e qualità, ogni volta scendendo un po’ più anche in profondità rispetto a ciò che si canta.
E se il canto fosse il vagito di una vita nuova?
Il Gruppo delle preghiere musicali, aperto a chi ha la voglia di condividere e la fedeltà di chi è disposto a farsi discepolo, è appuntamento stabile tutto l’anno la domenica pomeriggio.